Liturgia di San Giustino, martire |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
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1 GIUGNO SAN GIUSTINO, MARTIRE (sec. II) Memoria |
LETTURE: 1 Cor 1, 18-25; Sal 30; Lc 9, 23-26 |
Filosofo palestinese di Nablus (Samaria) proveniva dal paganesimo. Trovò nel Cristo la verità senza limiti. Elaborò una sintesi del pensiero cristiano nei suoi molteplici scritti, di cui ci rimangono solo due Apologie e il Dialogo con Trifone. Aprì a Roma una scuola dove teneva per il pubblico « tavole rotonde » su problemi religiosi. Difese la Chiesa contro gli attacchi dei pagani e pagò col proprio sangue la sua fedeltà ad essa (163, o 165). Egli è il portavoce della Chiesa preoccupata di andar incontro al mondo e di aprire un « dialogo » con esso per fargli conoscere la buona novella che è Cristo. |
Ho aderito alla vera dottrina Dagli «Atti del martirio» dei santi Giustino e Compagni |
MESSALE Antifona d'Ingresso Cf Sal 118,85.46
Vangelo Lc 9, 23-26 |
Blog della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano di Comino/Raselli GUARDIAGRELE (CH).
martedì 31 maggio 2011
San Giustino Martire - Liturgia
Mercoledì - 6a Settimana di Pasqua
1 GIUGNO
VI SETTIMANA DI PASQUA - MERCOLEDÌ
SAN GIUSTINO, MARTIRE (m)
MESSALE
Antifona d'Ingresso Cf Sal 118,85.46
I superbi mi hanno narrato cose vane,
ignorando la tua legge; io invece parlavo
della tua legge davanti ai re senza arrossire.
Colletta
O Dio, che hai donato al santo martire Giustino una mirabile conoscenza del mistero del Cristo, attraverso la sublime follia della Croce, per la sua intercessione allontana da noi le tenebre dell'errore e confermaci nella professione della vera fede. Per il nostro Signore...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura At 17, 15-22-18,1
Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio.
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l'ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l'iscrizione: "A un Dio ignoto".
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un'altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell'Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 148
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.
Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d'Israele, popolo a lui vicino.
Canto al Vangelo Gv 14,16
Alleluia, alleluia.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
perché rimanga con voi per sempre.
Alleluia.
Vangelo Gv 16, 12-15
Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Sulle Offerte
O Dio, che in questo misterioso scambio di doni ci fai partecipare alla comunione con te, unico e sommo bene, concedi che la luce della tua verità sia testimoniata dalla nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Sulle Offerte
Accogli le nostre offerte, Signore, e donaci di celebrare degnamente questi misteri, che il tuo martire san Giustino testimoniò e difese con intrepida fortezza. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione 1 Cor 2,2
Ritengo di non saper altro in mezzo a voi,
se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Dopo la Comunione
O Dio, che in questo sacramento ci hai dato il cibo della vita eterna, fa' che seguendo gli insegnamenti del martire san Giustino, viviamo in perenne rendimento di grazie per i tuoi benefici. Per Cristo nostro Signore.
lunedì 30 maggio 2011
Martedì - Visitazione della Beata Vergine Maria
Liturgia della Visitazione della Beata Vergine Maria * |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
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LETTURE: Sof 3, 14-18; Cant 2,8.10-14; Lc 1, 39-56 |
Il mese che la devozione popolare cristiana vuole dedicato in particolare al culto della Madre di Dio si chiude con la festa liturgica che ricorda il secondo «mistero gaudioso». Maria vergine andò sollecita dalla cugina Elisabetta per offrire i servizi che una giovane donna può compiere per una donna anziana, che attende di diventare madre. Maria fu pure mossa dal desiderio di comunicare alla cugina la gioia che essa provava per la «meraviglia» operata in lei dal Signore. A queste ragioni umane Luca ne aggiunge un'altra di ordine divino. |
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Maria magnifica il Signore che opera in lei Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote |
MESSALE Antifona d'Ingresso Sal 65,16
Veníte, audíte, et narrábo, omnes qui timétis Deum, quanta fecit Dóminus ánimæ meæ (T.P. allelúia).
Omnípotens sempitérne Deus, qui beátam Vírginem Maríam, Fílium tuum gestántem, ad visitándam Elísabeth inspirásti, præsta, quæsumus, ut, afflánti Spirítui obsequéntes, cum ipsa te semper magnificáre possímus. Per Dóminum.
Vangelo Lc 1, 39-56
Maiestáti tuæ, Dómine, hoc nostrum gratum sit sacrifícium salutáre, sicut beatíssimæ Unigéniti tui Matris habuísti acceptábilem caritátem. Per Christum.
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, in ómnium Sanctórum provéctu te mirábilem confitéri, et potíssimum, beátæ Vírginis Maríæ memóriam recoléntes, cleméntiam tuam ipsíus grato magnificáre præcónio.
Vere namque in omnes terræ fines magna fecísti, ac tuam in sæcula prorogásti misericórdiæ largitátem, cum, ancíllæ tuæ humilitátem aspíciens, per eam dedísti humánæ salútis auctórem, Fílium tuum, Iesum Christum, Dóminum nostrum.
Per quem maiestátem tuam adórat exércitus Angelórum, ante conspéctum tuum in æternitáte lætántium. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, sócia exsultatióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Beátam me dicent omnes generatiónes, quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen eius (T.P. allelúia).
Magníficet te, Deus, Ecclésia tua qui tuis fecísti magna fidélibus, et, quem laténtem beátus Ioánnes cum exsultatióne præsénsit, eúndem semper vivéntem cum lætítia in hoc percípiat sacraménto. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum. |
LUNEDì - 6a Settimana di Pasqua
VI SETTIMANA DI PASQUA - LUNEDÌ
MESSALE
Antifona d'Ingresso Rm 6,9
Cristo risorto più non muore,
la morte non ha più potere su di lui, alleluia.
Christus resúrgens ex mórtuis iam non móritur,
mors illi ultra non dominábitur, allelúia.
Colletta
Donaci, Padre misericordioso, di rendere presente in ogni momento della vita la fecondità della Pasqua, che si attua nei tuoi misteri. Per il nostro Signore...
Concéde, miséricors Deus, ut, quod paschálibus exséquimur institútis, fructíferum nobis omni témpore sentiámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura At 16, 11-15
Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo.
Dagli Atti degli Apostoli
Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.
Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca.
Questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
Canto al Vangelo Gv 15,26.27
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.
Vangelo Gv 15, 26 - 16,4
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Sulle Offerte
Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa, e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
Súscipe múnera, Dómine, quæsumus, exsultántis Ecclésiæ, et cui causam tanti gáudii præstitísti, perpétuæ fructum concéde lætítiæ. Per Christum.
Prefazio Pasquale V
Cristo sacerdote e vittima
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore ...
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre:
Te quidem, Dómine,
omni témpore confitéri,
sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,
cum Pascha nostrum immolátus est Christus.
Qui, oblatióne córporis sui,
antíqua sacrifícia in crucis veritáte perfécit,
et, seípsum tibi pro nostra salúte comméndans,
idem sacérdos, altáre et agnus exhíbuit.
Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,
totus in orbe terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ
potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,
sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione Gv 20,19
Gesù si fermò in mezzo ai suoi discepoli e disse loro:
«Pace a voi», alleluia.
Stetit Iesus in médio discipulórum suórum,
et dixit eis: Pax vobis, allelúia.
Dopo la Comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo, che hai rinnovato con i sacramenti pasquali, e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
Pópulum tuum, quæsumus, Dómine, intuére benígnus, et, quem ætérnis dignátus es renováre mystériis, ad incorruptíbilem glorificándæ carnis resurrectiónem perveníre concéde. Per Christum.
sabato 28 maggio 2011
DOMENICA - 6a Settimana di Pasqua
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LETTURE: At 8,5-8.14-17; Sal 65; 1 Pt 3,15-18; Gv 14,15-21 |
Gesù risorto testimoniato dai cristiani che si amano Lo Spirito continua a rendere attuali, nella Chiesa e nelle singole comunità, le realtà pasquali. La promessa di Gesù (cf vangelo) non è solo motivo di fiducia e di consolazione per i discepoli che lo ascoltano e che egli sta per lasciare; è una realtà che si prolunga nella storia: lo Spirito è all'opera nel cuore dei credenti e di ogni uomo di buona volontà, per un cammino di crescita nella via della verità e dell'amore. |
Dio ci ha riconciliati per mezzo di Cristo Dal «Commento sulla seconda lettera ai Corinzi» di san Cirillo di Alessandria, vescovo (Cap. 5, 5 - 6; PG 74, 942-943) |
MESSALE Antifona d'Ingresso Cf Is 48,20
Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, annuntiáte usque ad extrémum terræ: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia.
Fac nos, omnípotens Deus, hos lætítiæ dies, quos in honórem Dómini resurgéntis exséquimur, afféctu sédulo celebráre, ut quod recordatióne percúrrimus semper in ópere teneámus. Per Dóminum.
Vangelo Gv 14, 15-21
Ascéndant ad te, Dómine, preces nostræ cum oblatiónibus hostiárum, ut, tua dignatióne mundáti, sacraméntis magnæ pietátis aptémur. Per Christum.
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore confitéri, sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus.
Qui, oblatióne córporis sui, antíqua sacrifícia in crucis veritáte perfécit, et, seípsum tibi pro nostra salúte comméndans, idem sacérdos, altáre et agnus exhíbuit. Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis, totus in orbe terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Si dilígitis me, mandáta mea serváte, dicit Dóminus. Et ego rogábo Patrem, et álium Paráclitum dabit vobis, ut máneat vobíscum in ætérnum, allelúia.
Omnípotens sempitérne Deus, qui ad ætérnam vitam in Christi resurrectióne nos réparas, fructum in nobis paschális multíplica sacraménti, et fortitúdinem cibi salutáris nostris infúnde pectóribus. Per Christum. |