mercoledì 9 febbraio 2011

Mercoledì - V Settimana del T.O.

V SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - MERCOLEDÌ
MESSALE


Antifona d'Ingresso Sal 94,6-7
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio.


Ps 94,6-7 Veníte, adorémus Deum, et procidámus ante Dóminum,

qui fecit nos; quia ipse est Dóminus Deus noster.


Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico
fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre
con la tua protezione. Per il nostro Signore...

Famíliam tuam, quæsumus, Dómine, contínua pietáte custódi, ut, quæ in sola
spe grátiæ cæléstis innítitur, tua semper protectióne muniátur. Per Dóminum.


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Gn 2,4b-9.15-17
Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden.

Dal libro della Gènesi
Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio
campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il
Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che
lavorasse il suolo, ma una polla d'acqua sgorgava dalla terra e irrigava
tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e
soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò
l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni
sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della
vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo
coltivasse e lo custodisse.
Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti
gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male
non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente
dovrai morire».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 103
Benedetto il Signore, anima mia!

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Canto al Vangelo Gv 17,17
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità:
consacraci nella verità.
Alleluia.

Vangelo Mc 7, 14-23
Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi
tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in
lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo
impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo
interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci
di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori
non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va
nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di
dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male:
impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno,
dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose
cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».


Sulle Offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra
debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro
Signore.

Dómine Deus noster, qui has pótius creatúras ad fragilitátis nostræ
subsídium condidísti, tríbue, quæsumus, ut étiam æternitátis nobis fiant
sacraméntum. Per Christum.

Antifona alla Comunione Sal 106,8-9
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini; egli sazia
il desiderio dell'assetato e ricolma di beni l'affamato.


Confiteántur Dómino misericórdiæ eius,

et mirabília eius fíliis hóminum,

quia satiávit ánimam inánem,

et ánimam esuriéntem satiávit bonis.


Oppure: Mt 5,5-6
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati.


Beáti qui lugent, quóniam ipsi consolabúntur.

Beáti qui esúriunt et sítiunt iustítiam, quóniam ipsi saturabúntur.

Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, fa'
che uniti al Cristo in un solo corpo portiamo con gioia frutti di vita
eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.


Deus, qui nos de uno pane et de uno cálice partícipes esse voluísti, da
nobis, quæsumus, ita vívere, ut, unum in Christo effécti, fructum afferámus
pro mundi salúte gaudéntes. Per Christum.

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