lunedì 7 marzo 2011

Lunedì - IX SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - LUNEDÌ

7 MARZO
IX SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI LUNEDÌ
Ss. PERPETUA E FELICITA 
(m)
martiri

MESSALE

Antifona d'Ingresso  Sal 33,18
I giusti levano il loro grido, e il Signore li salva
da tutte le loro angustie.


Gaudent in cælis ánimæ Sanctórum, qui Christi vestígia sunt secúti; et quia pro eius amóre sánguinem suum fudérunt, ídeo cum Christo exsúltant sine fine.


Colletta
O Dio, che hai sostenuto le sante martiri Perpetua e Felicità con la forza invincibile della tua carità e le hai rese intrepide di fronte ai persecutori, concedi anche a noi, per loro intercessione, di perseverare nella fede e di crescere nel tuo amore. Per il nostro Signore...


Deus, cuius urgénte caritáte beátæ mártyres Perpétua et Felícitas torméntum mortis, contémpto persecutóre, vicérunt, da nobis, quæsumus, eárum précibus, ut in tua semper dilectióne crescámus. Per Dóminum.

 
 

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
   Tb 1,3; 2,1b-8
Tobi seguiva le vie della verità.

Dal libro di Tobìa

Io, Tobi, passavo tutti i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Nìnive, nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine. 
Per la nostra festa di Pentecoste, cioè la festa delle Settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola: la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobìa: «Figlio mio, va', e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Nìnive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni, figlio mio». 
Tobìa uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: «Padre!». Gli risposi: «Ebbene, figlio mio?». «Padre – riprese – uno della nostra gente è stato ucciso e gettato nella piazza; l'hanno strangolato un momento fa». Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l'uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire. Ritornai, mi lavai e mangiai con tristezza, ricordando le parole del profeta Amos su Betel:
«Si cambieranno le vostre feste in lutto,
tutti i vostri canti in lamento».
E piansi. Quando poi calò il sole, andai a scavare una fossa e ve lo seppellii. 
I miei vicini mi deridevano dicendo: «Non ha più paura! Proprio per questo motivo lo hanno già ricercato per ucciderlo. È dovuto fuggire e ora eccolo di nuovo a seppellire i morti».


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 111
Beato l'uomo che teme il Signore.
 

Beato l'uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.

Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
   

Canto al Vangelo
   Ap 1,5 
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo,
testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati 
e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

Alleluia.

 
Vangelo
   
Mc 12, 1-12
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: 
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio!". Ma quei contadini dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi"?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
  

Sulle Offerte
Accetta, Signore, la nostra offerta nel ricordo delle sante martiri Perpetua e Felicita: tu che hai dato loro una meravigliosa luce di fede, dona a noi il perdono e la pace. Per Cristo ...


Hodiérnum, Dómine, sacrifícium lætánter offérimus, quo, beatárum Perpétuæ et Felicitátis cæléstem victóriam recenséntes, et tua magnália prædicámus, et nos acquisísse gaudémus suffrágia gloriósa. Per Christum.


Prefazio di Quaresima IV
I frutti del digiuno

E' veramente cosa buona e giusta, 
nostro dovere e fonte di salvezza, 
rendere grazie sempre e in ogni luogo 
a te, Signore, Padre santo, 
Dio onnipotente ed eterno.

Con il digiuno quaresimale 
tu vinci le nostre passioni, elèvi lo spirito, 
infondi la forza e doni il premio, 
per Cristo nostro Signore.

Per questo mistero si allietano gli angeli 
e per l'eternità adorano la gloria del tuo volto. 
Al loro canto concedi, o Signore, 
che si uniscano le nostre umili voci 
nell'inno di lode:

Santo, Santo, Santo ...


Antifona alla Comunione
   2 Cor 4.11
Siamo esposti alla morte a causa di Cristo Signore, 
perché la sua vita si manifesti nella nostra carne mortale.


In mortem trádimur propter Iesum, ut et vita Iesu manifestétur in carne nostra mortáli.


Dopo la Comunione

Signore, che ci hai accolti alla tua mensa nel giorno dedicato alle sante Perpetua e Felicita, donaci la multiforme ricchezza della tua grazia, perché dal loro glorioso martirio impariamo ad essere forti nell'ora della prova e ad esultare nella speranza della vittoria. Per Cristo ...


Suméntes, Dómine, gáudia sempitérna de participatióne sacraménti, et de memória beatárum Perpétuæ et Felicitátis supplíciter deprecámur, ut, quæ sédula servitúte, donánte te, gérimus, dignis sénsibus tuo múnere capiámus. Per Christum.

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